I  BORBONI  DI  NAPOLI

 

Di Alexandre Dumas

 

Libro III 

 

 

CAPITOLO X

 

Ma prima di ritornare al seguito delle operazioni del Cardinal Ruffo, noi non possiamo resistere al desiderio, avendo dato una mostra dello stile epistolare del Re Ferdinando, di consacrare questo Capitolo alla riproduzione di alcune lettere della regina Carolina, tradotte letteralmente dall'originale.

Tutto questo che potremmo dire, di queste due individualità incoronate, non lascerebbe trapelarne il carattere, come lo fa questa corrispondenza intima nella quale si possono sorprendere tutti i movimenti dell'anima, tutte le emozioni dello spirito.

Vi si vedrà inoltre che gli augusti sposi discordano, del resto, su molti punti, essendo d'accordo però su tre cose :

La vendetta, l'assassinio, e l'astuzia.

Queste lettere pertanto getteranno una nuova luce su quanto avveniva a Palermo, punto il più oscuro della storia dei Borboni, dallo sbarco del Cardinale in Calabria, fino alla sua partenza per Cotrone, vale a dire dall'8 febbraio fino al 15 o il 20 aprile.

La prima lettera senza data non ha alcuna importanza, dessa contiene una commissione per l'abate Rualun, antico faccendiere del Re Luigi XVI, e degli auguri di buon viaggio.

La seconda comincia ad avere un poco più d'importanza.

Dessa ha la data del 5 febbraio, prima ancora che il Cardinale avesse lasciato Messina.

 

Eccola:

 

« Sarà rimessa a Vostra Eminenza queste mie righe da Perrier che ha già l'onore di esserli conosciuto e che va cercando l'occasione di rendersi a me utile, profitto di questa occasione per rinnovarli i sentimenti della mia profonda stima fiducia e riconoscenza le circostanze hanno dolorosamente peggiorate e rendono tanto più necessaria la sua eficace e pronta presenza in Calabria per vedere di animare quelle province e di fare anche sollevare le altre e restar fedele all loro Re e Padre. L'Editto per richiamare soldati ed uffiziale alle loro Bandiere con un generale perdono e così radunare una forza considerevole che servisse di Condotticre alla masse che li Calabresi potrebbero offrire in sommo fido tutto al vostro conosciuto zelo Carattere Attività e lumi, un Certo Aiutante Poerio prima della piaza di Napoli calabrese e uomo di molta attività come Pasquale Simone [*1]  uomo di infinita attività zelo che ha prestato molti seri servizi alla Corona e di cui sono sicuro che impiegandolo ve ne troverete contento avendo zelo intelligenza ed Attività ma resto tutto a Vostra libertà. Le notizie di Napoli sono orribile e veramente affligente e disperante ciò deve aumentare, la nostra attività ed attenzione per le Calabrie ed ante murale della Sicilia per li Cannoni già si sta vedendo Come farle al più presto per mandarvele Continuate con il vostro zelo ed attività e credetemi di vero e Grato Cuore vostra vera infelice ed

 

« li 5 febbraro   Eterna Amica

 

       1799.         CAROLINA

 

Continuiamo la relazione,: il nostro racconto non avrà quell'agitazione febbrile, nè quell'odio palpitante che sparge sulla carta la penna reale. Ogni linea delle lettere di Carolina, è il colpo di lancetta che trarrà dalle vene di Napoli, il più puro del suo sangue, e gli darà la sonnolenza, e la spossatezza di cui oggi, cioè dopo sessanta anni, non può ancora guarire completamente.

Leggete dunque; non è questa la narrazione di una storia, ma è bensì una storia vivente.

« O ricevuto la lettera di Vostra Eminenza con una vera Consolazione il saperla felicemente Arrivata ed vicina a passare in Calabria a ranimata le mie speranze, che le fatale notizie di Napoli tenevano molto abatuto, noi non sapiamo altro che quello che il governatore di Proci  da Curtis venuto qui con sua sorella, e che ed partito il 27 a voce ci dice nomina i cinque Direttori in persona di Mario Pagano Padre Caputo Flavio Pirelli, avvocato Zappello e Matteo Zarillo ogni uno di questi meriterebbe un Comentario il primo e l'uomo pernicioso Caputo e fasullo sono Cassano il Medici mascherati in altri nomi Flavio Pirelli ed per animare mostrando sentimenti di riconoscenza e Zarillo ed un ridicolo maldicente degno di Bonelli di Roma questo ed la mia schiocha opinone. Procuro imediatamente fare fare li Canoni di Montagna che lo fonditore qui si ripromette fare tra pocho e pure Cercherò mandarvi il danaro necessario andate dunque avanti con Coraggio e risoluzione il cielo vi benedirà o almeno vi ricompenserà un Indulto per i disertori soldati sbandati che unisca lusinga promesse e le anima a servire all loro legitimo Sovrano. Esenzione di dazi e pesi e se potete introdurre a Napoli gente che anima parlino all popolo apurino dove si ritrova il deposito di armi che vi dichono chi sono i Capi che si sono distinte che Cultivino le medesimi io sono di ferma opinione che bisogna e presto anihilire la Republica Vesuviana o quello con L Esempio potrà fare nascere e ben presto la Republica Mont Gibelliana ne vedo tutti i semi ed ho Lanimo trafitto Vostra Eminenza agisca con forza vigore Coraggio il malato ed all agonia vi vonno rimedi violenti Addio il Signore La guidi e conti che fino che avrò fiato di vita, sarò la sua vera grata e riconoscente.

 

Li 8 febbraio     Amica CAROLINA

1799

 

Cinque giorni dopo, nella sua impazienza, Carolina riprese la penna e scrisse :

« Scrivo in freta due parole a Vostra Eminenza per anunziarli che ho ricevuto la sua tetra lettera in data dei 9 di aprile tutto pare ben male disposto e preparato ed il Veleno circola da per tutto ma faremo quando potremo dall Canto nostro per prestare al Vostro noto Zelo tutti quelli agiuti che saremo in istato di darvi. Sapete con questa occasione la buona e fondata speranza che i Russi verranno tra pocho ed in numero ad agiutarci ne ed venuto l'avviso formale a Hamilton dal ministro Russo Moncenigo questo potrebbe cambiare la dolorosa scena, spero domani avere occasione di scrivervi più dettagliatamente fra di tanto mi raccomando al vostro noto Zelo e sono Con vera gratitudine vostra vera e Grata Amica

 

« Palermo, li 13 febbraio                              « CAROLINA.

             1799

 

Le lettere della Regina giugnevano con una rapidità che indicava qual impazienza fosse la sua.

Al certo se a Ferdinando si può dar la taccia di filosofo, la non si darà a lei! Tre giorni appena erano trascorsi dacchè vergate avea le lettere che sonsi lette or ora, quando scrisse quest'altra.

« Partendo il vascello Porthogese con quei unici rinforzi che la scarsezza de' nostri mezzi ed la nostra soma disgrazia ci permetta di mandare, profitto dell'occasione per scrivervi queste righe e darvi Come domandarvi vostre notizie ne vivo angustiatissima sento quando Vostra Eminenza Con tanto Corragio fermeza ed intelligenza fa e piango di disperazione di non averli affidato Napoli in mano alla nostra partenza ma tutto a Combinato a perderci le notizie che da tutte le parti riceviamo sono desolante, la solla venuta dei Russi se sarà sollecita ci potrà salvare si spedice a questo fine Micheroux a Corfu per animare L'ammiraglio di mandarci almeno 3/m Russi a Messina e poi li altri farano il loro sbarco sia Puglia o in Calabria preferirei sempre quest'ultimo per animare Così quella provincia a unirsici con levarli dazi per 10 anni abolire feodalità, Jus proibitivi in soma anticipare tutta quelle operazione che li francesi faranno e con le quali si renderano Gradite alle popolazioni vi prego a dirmi il suo savio parere. Si dice il Papa morto ecco uno chismo e nuove disastri per la Cristianità veramente vi ed da disperarsi quelli che a me più pesano sono Messina le insurrezione Continua e parziale che in tutta la Sicilia continuamente nascono e mi tengono ben allarmata vi raccomando li nostri interessi affari sono sicuro che sono in buone mane vi raccomando badare alla vostra conservazione e Contate sull'Eterno Grato cuore di Vostra vera e riconoscentissima »

 

      Palermo li 16 Febbraio             Affezionata Amica

      1799            CAROLINA

 

E' questo il grido di angoscia del poter regio che va a fondo? E’ questo l'appello delle corone che vacillano, alla devozione dei servitori e all'interesse dei popoli? Grido perduto, appello obbliato, allorquando il mare si calma, e che il cielo ritorna sereno !

Ben presto l'ordine e lo spirito del Comando rientrano in questo cuore turbato, l'abitudine di tutto dirigere, di tutto condurre si apre nuovamente una via; dimenticate la firma della lettera che andrete a leggere e vi sarà difficile di riconoscere se è la Regina o il ministro della guerra che scrive.

« Ho ricevuto con infinita riconoscenza la savissima lettera di Vostra Eminenza in data de' 7 di questo mese con tutte le Carte ivi acluse amirro e mi Compiacio dell vero Corragio che ella dimostra e della prontezza ed efficacia che mette nelle sue operazione Si ed ordinato al governatore di Messina [*2]  di Mandarli fucile Canoni piombo e denaro di soccorrerla in tutto come pure di portare i rei di Stati Calabresi sotto buona scorta a Siracusa Spero desidero e devo credere che li ordini si eseguiscono ma Confesso non sono punto sicura ne tran­quilla per Messina e per quello che li si fa ne per quelli che circondono quel buon uomo di Governatore. Trovo tutti li espedienti da Vostra Eminenza presi da uomo di testa Cuore e Coraggio e ne sono amirato e Compiaciuta non maravigliata avendo della sua degna persona quella opinione che lei pienamente giustifica fo indegnamente dei voti al cielo affinchè il Signore Iddio Benedicha tutte le sue operazioni quel pocho che da qui potrò agiutarla, con farli pervenire i mezzi necessarie non manchero di spingere ed affrettar  e Continui lo scongiuro col suo Zelo ed mirabile Attività [*3]  e renderà il più segnalato dì tutti i servigi Conservandoci così la Sicilia penso bene come Vostra Eminenza sulla Conseguenza di Conservare Messina e Confesso non ne sono tranquilla Qui la gente e tranquilla e vi ed meno mal Contento di prima avendosi trovato mezzo da fare dei fornari stessi alzare il Pane Notizie ne di Napoli ne dell Continente non ce ne pervengono o ricevuto la vostra lettera di quel monaco domenicano che fra giorni si recherà in Calabria e di la al destino che li sarà di Vostra Eminenza imposto mi pare pieno di Zelo Sono rimasta nell vedere tutti i ministri dell Tribunale di Catanzaro firmati come Cittadini publicare li più infami proclami quelli stessi che non sono Quindici giorni si mostravano così Zelanti, mi farete piacere di farmi sapere le notizie che vi perverranno da Napoli o delle Provincie essendo dell in tutto al oscuro ‑ Il Padre Minasi che sta a San Domenico a Soriano si ed mostrato un caldo entusiasto Realisto se ancora continuerà ad esserlo l'ignoro Don Giovanni Tranfo vecchio Avocato e probo atacato si ed ritirato alle prime turbolenze di Napoli con sua figlia Donna Marianna sin da Marzo in Calabria, se Vostra Eminenza lo ritrova la pregho di assicurarlo della mia costante protezione ed interesse e che la figlia preghi Iddio per me se Vostra Eminenza volesse qualche Militare e di qualunque rango e qualità che cercherei trovarcelo, come farò ogni freta alfine che riceva sollecitamente tutti i soccorsi che li sono necessario per la sua gloriosa e per noi tanto utile impresa. Addio che il Signore l'ajuti benedicha, li dia forza e Gloria non parlo a Vostra Eminenza della mia riconoscenza troppo male potrei esprimere quello che tanto sento ma creda pure che io sento tutto il prezo di quello che vostra Eminenza fa e che ne pruovo la più sincera amirazione e viva Riconoscenza e Continuando a far dei voti per la sua felicità sono, pregandolo di aversi tutta la cura per sua Salute Sua vera e grata. »

 

«Amica CAROLINA.

Palermo li 21 febbraro

                1799

 

« Li mando una certa quantità di stampate risposte al primo proclama di Championnet [*4]  per seminarle nella provincia se V. E. lo trova a proposito, se ne vuole di più non ha che dirlo avendone molti se la trova inutile le puole bruciare e di nuovo le auguro mille e mille benedizione dell Cielo. »

In questo frattempo, abbiamo visto il Cardinale inoltrarsi nelle Calabrie, e, mentre si fa innanzi, e quando una sorte migliore sembra promessa agl'illustri esuli, li vedremo cambiar tuono e modi, verso colui che dopo di essere stato il salvatore appiè del quale si prostrano diviene il Generale col quale discutesi, fino a quando la sua opera incredibile è finita e che non si ha più nulla ad attendere da lui, esso diventa il servitore che si congeda, felice abbastanza se non lo si guardi come un ribelle e non si facci arrestare.

Ma l'ora dell'ingratitudine non è ancora venuta e noi siamo sempre ai ringraziamenti. E' vero che ai ringraziamenti si mischiano di gia i consigli.

« O ricevuto con una vera soddisfazione la Savia e perfetta come consolante lettera che Vostra Eminenza mi ha scritto la resa di Monteleone e di una somma Conseguenza o spero all Signore che la voglia benedire e condure felicemente avanti nelle sue intraprese qui non vi ed che una voce aclamante bendicendo il Coragio fermezza e Saviezza di Vostra Eminenza Spero che li dovremo il Regno riaquistato ed il Patrimonio dei mie Cari figli restituito puole credere quale ne siano i miei sentimenti di Sincera e vera riconoscenza. Qui sono varie passaggieri di Napoli e moltissimi infami stampato tutto ben pesato e Combinato, pare che il Governo sia in mano dei furibondi ma insignificante Giacobine che il popolo e sogiogato ma sofre mal volontieri il giogho che i viveri scarsegiano e che non vi ha per il nuovo regime verun entusiasmo ci raccontano pure che il preside Marulli abbia radunato una forza armata parimenti uno di Campo Marino Chiamato Nicola Durante e che anche a fondi traeta e terracina vi siano delle oposizione ai fran­cesi se tutto cio ed in vero sarebbe benissimo che se l'intendissero con Vostra Eminenza che le comunicazioni fossero aperte per questo, per tutto quello che riguarda Canoni obizi fucile piombo e anche denaro Continuero a dare li ordini li più pressanti perche li siano inviati per le Galeotte stanno in fine a essere armata insomma viva pure sicura che mettero tutto lo mio studio Attivita a facilitarle tutti i mezzi perchè Vostra Eminenza solla ci puole Salvare mi imagino che lei Abbia i sediziosi stampati e sappia chi sono i nostri ridicoli Governanti, Vi raccomando accattivarci i popoli con la vostra prudenza e savieza Proclama Grazie, rilasciati di dazi ed imposizione, tutto deve essere impiegate Addio mi riserbo un'altro giorno scrivervi di più e farò indegni ma Continui Voti al Cielo affinchè Benedicha fortificha Conservi Vostra Eminenza e contatemi per la vita vostra Vera Grata e riconoscentissima amica. »

 

Palermo 26 febbraro             CAROLINA

      1799.

In tutto il mese di Marzo la Regina scrisse al Cardinale quattro lettere e dal cinque al quattordici Aprile tre altre lettere, fra queste lettere noi sceglieremo le due più importanti.

« O ricevuto la Amatissima lettera di Vostra Eminenza in data de' 25 di Febbraro e vedo con una vera compiacenza ammirazione e profonda conoscenza come avanza e con savi modi guadagna le Calabrie. Vostra Eminenza puole essere sicuro che quando ella decide sia in avanzamento ricompense come gastighi sara di noi aprovato ed eseguito anche tutti i mezzi saranno afretati e facilitati per riuscire nella sua impresa di tanto nostro utile. Questa lettera sara rimessa a Vostra Eminenza dall suo fratello il quale pieno di punto di onore non ha volsuto restare inoperoso mentre suo fratello si espone con tanto valore e Gloria a tutti li rischi egli potrà dirli tutto quello che noi sappiamo di Napoli delli infami stampati potra anche assicurarlo quando qui il suo nome è acclamato e le sue operazione benedette. Di fuori sia di Germania Russia ed Inghilterra non o ricevuto la minima nuova e da novembre che non ho ricevuto nissuno riscontro di Germania Cosa che mi tiene realmente allarmata Qui pare che dopo li successi di Vostra Eminenza a cui professiamo tutti li obblighi e dopo la nominazione di due Segretarie di Stato Siciliani, il mondo sia più quieto e li animì meno agitati, ci dichono che Marulli in Puglia e lecce come un certo Juante in Abbruzzo abbiano solevate le popolazione e riuniti una Certa forza sarebbe molto da desiderare che fosse vero e potessero comunicare liberamente con Vostra Eminenza si stanno allestendo le galeote ma L Equinozio che si avvicina rende la spiaggia pericolosa e fra di tanto dei feluconi armati farebbero un servizio quasi simile alle Galeote, per Uffiziale si ed pensato dall Re mandare Narbonne Fritzlai a Messina alla disposizione di Vostra Eminenza questo buon è intelligente Vecchio che conosce il paese avendo alloggiato molti anni in Tropea potrà forse esserli utile si pensava pure mandarli Isehudy quello bravo delli Esteri nissuno dei nostri Corotti ed un certo Gerich uom di onore ma Narbonne crede che cio dispiacerebbe alli Calabresi basta Come Vostra Eminenza a così gloriosamente cominciato e che tutto ciò non si f a che per presti agenti e soccorsi tocha a lei dire quali e quandi e come le agiuti noi non avendo che il desiderio di facilitarli copperare all bene che ella con tanto Corragio e successo intraprende. Gerace Cassano Serra padre sono ambi due come pure Vaglio Monteleone impiegati nella municipalità della sedicente Repubblica, e perciò vi li annunzio ciò li loro feudi essendo nelle Calabrie ‑ Riario Canzano Auleta Montemiletto Marsica e Roccaromana non avendo credo niente in Calabria credo che questi meritano sequestro o Confiscazione dei beni essendo positivi Ribelli trovo savissimo e da molto profondo e accorto pensatore quello per non sgravare li popoli tutto assieme dei pesi fiscali bisogna proporzionare il beneficio allo merito e lasciare sempre qualche cosa da sperare Credo necessarissimo solevare li popoli dalli soverchie aggravie che potrebbero farle scuotere ogni giuogho ma bisogna farlo con prudenza, in una parola non posso che amirarla e professarla un Eterna inlimitata Riconoscenza Vostra Eminenza ci assicura questo Regno colle sue gloriose operazioni e ci ajuta a riacquistare lo perduto vale a dire ci Conserva Lesistenza a noi ed alla nostra famiglia Vostra Eminenza puole dunque credere quale sieno li sentimenti di infinita Gratitudine che io gli professo fo dei voti al Signore dattore di ogni bene affinche la Conservi Benedicha ed illumini dal Canto mio Cercherò a farli prestare tutti li possibili agititi e con sollecitudine la prego di aversi tutta la cura, e di credermi con grato cuore.

Sua vera e riconoscente amica

 

                        CAROLINA

Palermo li 3 marzo

      1799

 

Lasciam da banda cinque lettere meno importanti, ma sempre piene di quella agitazione, febbrile che è carattere distintivo della corrispondenza di Carolina, per venirne a quelle che ci conducono al blocco di Napoli da parte della squadra Inglese e terminare la prima serie della citazione epistolare della Regina.

Noi vi vedremo e mostreremo quanto quella riconoscenza tanto giurata e che doveva essere eterna, sia svanita presto, allorchè l’ altera regina ha inteso che era un uomo dotato di una volontà vigorosa, e non un semplice e docile strumento, che essa aveva fra le mani:

« O ricevuto con molta consolazione letta e amirata come sempre la savia lettera di Vostra Eminenza vedo quanto lei fa per la nostra salvazione, e vorei poterli fare vedere il mio cuore come ed grato e quando risente tutto quello che io gli devo continuamente si parla di Vostra Eminenza e si riconosce per nostro Salvatore, lei sapra gia le nuove di Napoli nel comparire la Squadra Inglese Procida, Ischia indi Capri si sono resi abattuti li alberi mesi il Real Padiglione e ritornato al loro dovere li più rei sono a bordo di Troubridge e si ed mandato un Giudice [*5]  di qui che passa per uomo sincero e severo per giudicarle, un Parlamentario inglese ed andato a Napoli ed a finito di levare della casa di Hamilton quando ancora vi ci si trovava, e li Vini che ha trovati bevuti le ha fatti pagare hanno anche offerto di mandare li mobili di Esterhazy, in sommo sono umanissimi e pieni di timore li loro stessi Monitori lo dimostrano parlano di Vostra Eminenza con molto terrore in sommo tutto fa sperare bene o amirato quello che vostra Eminenza mi scrive di creder che abbiamo mandato il Cavaliere di Sassonia, e da grando uomo come vostra Eminenza e non mostrando ne gelosia ne picha di quello a lei incognito intempestivo creduto arrivo dice volersi mettere con lui in inteligenza non mai l'abbiamo mandato ne avessimo mandato persona senza istruirlo prima deve essere questo un incognito zelante e desidero che possi prestare utile servizi non mai però mi dimenticherò la francha maniera di pensare ed agire di Vostra Eminenza possi il Signore benedire tutti i di lei passi e renderli così fortunati come A suo gran coraggio merita, Naselli scrive lettera di fuoco per il suo arresto io sono ben persuaso che ne avrà avuto un ben giusto motivo e ne vivo ben sicuro. Conto li momenti per ricevere altre sue nuove, la scongiuro di aversi tutta la cura, li miei voti e desideri l'accompagnano, che il Signore si degni esaudire e mi creda pure Con vera eterna gratitudine.

La vera sincera  ed affezionata amica

CAROLINA.

Palermo, li 12 Aprile 1799.

 

Vedremo più tardi, all' opra lo abbiamo detto questo giudice severo, mandato da Ferdinando, e le lettere di Troubridge che come si è potuto riconoscere non ha un cuore facile a commuoversi; noi apprenderemo il caso che ne fa esso stesso. Contentiamoci pel momento di dire una parola del reclamo dei mobili lasciati all'ambasciata inglese e vediamo con quali umili maniere questo reclamo è stato accolto.

Il 5 Aprile 1799 questo reclamo fu fatto da Troubridge a Macdonald stesso.

Ecco la lettera del Comodoro Inglese e la risposta del generale Francese.

« A bordo del Culloden in rada della Isola di Procida.

 

«Al Generale in Capo Macdonald.


« Signore,

« Avendo saputo che il corsaro Francese il Championnet, cattura appartenente ad uno dei Vascelli di Sua Maestà che si trovano sotto il mio comando, è stato spinto dal cattivo tempo nel porto di Castellammare e avendo nella spazio di qualche mese sbarcato circa 4000 prigionieri, io spero che Vostra Eccellenza metterà in libertà l'aspirante di marina e i sette Marinai inglesi che sono attualmente in vostro potere. Inoltre devo informare Vostra Eccellenza che, il mese scorso, in data del 30, ho spedito da Palermo per Nizza un trasporto dì 300 prigionieri Francesi.

« E' con dispiacere che io vengo a conoscere che le masserizie del nostro ambasciatore, Cavaliere Hamilton., sono sequestrate nel suo alloggio in Napoli. Voi, signore, come soldato e come ufficiale, dovreste sapere che le masserizie dell'ambasciadore non vanno mai comprese nel bottino.

« Son sicuro che quanto si è fatto, è stato a vostra insaputa: un ministro è obbligato di seguire la corte presso la quale è accreditato. Vi prego di riflettere sulla nostra condotta verso il vostro Console e i vostri negozianti a Livorno, allorquando prendemmo possesso di quel porto in Novembre scorso.

« Vi devo prevenire, Signore, che all'altezza d'Alessandria, ho arrestato un Signor Beauchamp, travestito da Turco, che andava a Costantinopoli in qualità di spia, con istruzioni secrete e che portava una somma di seicento lire sterline nascoste, somma che gli ho restituito, persuaso che è dovere di ogni buono ufficiale di rendere il flagello della guerra meno doloroso e di fare tutto il possibile onde i particolari non ne soffrano trattando i prigionieri con tutte le attenzioni che sono in mio potere. Desidererei poter dire che i nostri ufficiali, soldati e marinai, sieno stati trattati in egual modo dal Direttorio. Spero, Signore, che dopo questa spiegazione, voi non farete nessuna difficoltà per consegnare all'ufficiale incaricato di rimettervi la presente l'aspirante e ì marinai suddetti, come ancora, tutti gli inglesi che potessero trovarsi in vostro potere; avrò cura di farvi inserire sul registro, e l'ufficiale vi rilascerà una ricevuta di tutti gli uomini che voi mi rimanderete.

Ho l'onore di essere di Vostra Eccellenza con ogni stima, Vostro umilissimo ed obbediente servitore.

 

T. TROUBRIDGE

 

Macdonald rispose.

 

« Signore

 

« L'equipaggio del piccolo bastimento che il cattivo tempo ha sospinto nel porto di Castellammare è ancora in quarantena. Ma tostochè la Deputazione di salute avrà dichiarato che non vi è alcun pericolo a lasciarlo, io darò gli ordini opportuni per farlo passare a bordo dei vostri vascelli.

« Il vostro ufficiale ha potuto convincersi personalmente che il vostro Ministro non ha lasciato qui le mura nuda del suo palazzo ; è questo almeno lo stato in cui si trovava al momento della conquista di Napoli. Voi che conoscete tanto bene i diritti della guerra, avreste dovuto ricordarli al re dì Napoli che ha caricato di ferri, senza alcuna ragione, il Vice console della repubblica francese.

« Vi prego persuadervi, Signore, che i vostri prigionieri sono trattati con tutti i riguardi e le cure dovute alla sventura e all'umanità. Vorrei poter dire lo stesso degli agenti del vostro governo e di voi in particolare. « Sono con ogni stima.

                                  « Il Generale in Capo

                                  « MACDONALD

 

Ritorniamo al Cardinale che abbiamo lasciato parten­do da Crotone col suo esercito, bene o male riorganizzato, e risoluto malgrado gl'inviti di Troubridge e di Mon­signor Ludovici di penetrare per l'interno delle terre, in vece di seguire la costa del mar Tirreno.

 

 

 

 

 

 

 

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 [*1]  E lo stesso che, come, si rammenterà, ricevette 4000 ducati per assassinare il corriere Ferreri.

 

 [*2]  Sempre il famoso Danero.

 

 [*3]  Si ponga a mente quanto la costruzione delle frasi sarà oscura che Carolina era austriaca e scrivea in una lingua che non era la sua.

 

 [*4]  In data del 25 Gennaio, e che principia: Napoletani siete liberi!

 

 [*5]         Il giudice non si fece aspettare; la lettera di Troubridge che ne fa richiesta è del 4 aprile, e quella della Regina è del 12. Questo Giudice non è altro del resto, che il miserabile Speciale, di cui fra breve dovremo occuparci.