ALTAMURA
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Ad Altamura, il 7
febbraio, fu piantato l'albero della libertà nella piazza della
Cattedrale. In cima fu posto una cappello frigio, simbolo della libertà,
più sotto una lancia ed una scure a significare che la repubblica si
fondava sulla forza, e ancora più sotto un cerchio con nastri gialli rossi
e turchini ad indicare l'uguaglianza fra tutti. In tanti assistettero a
quella cerimonia e tra essi di sicuro vi erano gli studenti della locale
Università. "Lagrime
di tenerezza e di contento cadevano dagli occhi di tutti".
Alcuni preti
spiegavano al popolo la repubblica e i diritti ed i doveri del cittadino.
Tra questi l'arciprete economista Luca Samuele Cagnazzi (che ritroveremo
mezzo secolo dopo, nel 1848, presiedente del parlamento napoletano). I
fratelli Michele e Giuseppe Baldassare si abbracciavano all'albero e non
volevano separarsene. Tutti danzavano
intorno all'albero tenendosi per mano, e in un grande girotondo,
cantavano: | |
Già si è piantato l'albero,
Si abbassano i tiranni,
E dai supremi scanni
Scende la nobiltà.
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I titoli fra noi
Più non saranno tali;
Saremo tutti uguali;
Viva la libertà. |
La città fu assediata
dal Ruffo, ma si difese con valore fino all'estremo e non accettò mai di
arrendersi. "Le sorti
dei rimasti furono tristissime" | |
Michele Cammarano
:
Le stragi di Altamura |
LA STRAGE DI ALTAMURA.
Ci narra il Colletta:
Le sorti di
quelli che erano rimasti nelle mura di Altamura furono terribili: donne,
vecchi, fanciulli, uccisi; un convento di vergini egualmente profanato, e
tutte le malvagità, tutte le lascive, si scatenarono nella strage di
Altamura. Quell'inferno durò tre giorni,e nel quarto, il Cardinale,
assolvendo l'esercito e Rivelli, li benedisse. Poi procedé verso Gravina,
che mise a sacco. La strage delle
Orsoline:
così lo descrive M.A.
Macciocchi: ........."o che belle
vocine, cantano come cigni" commentò il brigante. "Ma i cigni sono
bianchi, e queste qui portano vesti neri. Allora facciamole diventare
bianche come cigni". Prese per il braccio una suora e ne squarciò con un
coltello le vesti, la camicia, le sottovesti, poi la denudò davanti agli
scellerati che applaudivano. |
Cattedrale |
"Fate la stessa cosa" ordino
Rivelli. "Mettetele vestite di bianco, nulla è più bianco della loro pelle
di latte". Niente ormai poteva
trattenere quei mostri che, benedetti dal cardinale, sentivano di operare
immuni da ogni colpa per i loro crimini e ammantati dall'indulgenza
plenaria che era stata concessa.[..] Ma quelli volevano solo uno stupro
collettivo, un massacro da perpetrarsi su vergini che si erano consacrate
a Dio. Gli accoppiamenti osceni, le violenze sessuali più turpi avvenivano
sulle stesse mense imbandite.[..] quaranta cadaveri di suore orsoline si
ritrovarono sul pavimento. | |
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NdR: Ancora oggi i
simpatizzanti dei borbonici ricordano il cardinale Ruffo recando fiori, il
13 di giugno, sulla sua tomba a ringraziamento dello scampato pericolo. A
quanto pare i due secoli profetizzati dal Cuoco non sono bastati.
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