Biografie:
MariaNTONIA CARAFA
Figlia del Principe di
Roccella, Vincenzo Carafa della Spina, e di Teresa Cantelmo di Montemiletto,
sorella minore di Giulia,
nasce a Napoli probabilmente nel 1763. In Via Monte di Dio, nel
salotto della sorella, che ha sposato il Duca di Cassano, ha modo di
conoscere e frequentare gli
intellettuali e i "filosofi"
del tempo e di aderire agl'ideali di
libertą e democrazia della Francia Repubblicana. Donna colta e di rara
bellezza sposa nel giugno del 1779 Carlo di Tocco Cantelmo Stuart duca di
Popoli e Principe di Montemiletto. Proclamata la Repubblica a
Napoli, il marito fa parte della municipalitą fin dai primi giorni ed anche
lei partecipa, con la sorella Giulia, a molte iniziative di sostegno e di
propaganda per il nuovo governo. |
Gaetano
De Simone: Mariantonia Carafa
Duchessa di Popoli (Napoli 1763
- Firenze 1823) |
La
Pimentel le definisce "Madri della Patria" e "i
repubblicani stentavano a credere che le due altere sorelle, sole, tra le
donne presenti, a mostrarsi con i capelli incipriati, figlie e mogli di
gentiluomini che erano i pił alti esponenti del fedualesimo, militassero
sinceramente nel partito repubblicano, e nondimeno esse si prodigavano per l
trionfo della causa" (A. Helfert: Il
cardinale Fabrizio Ruffo). |
Le due
sorelle sono molto attive nel raccogliere e sollecitare soccorsi ed offerte per
la Cassa Nazionale.
Giuseppe
Sciuti : Le madri della patria.
"Vedevasi la cittą piena di lutto:
scarso il vivere, vuoto l'erario, e perfino mancanti d'aiuto i feriti. Ma due
donne gią duchesse di Cassano e di Popoli, e allora col titolo pił bello di madri della
patria, andarono di casa in casa raccogliendo vesti, cibo, danari
per soldat e i poveri che negli ospedali languivano. Potč l'opera e l'esempio:
altre pietose donne s'aggiunsero e la povertą fu soccorsa." (Pietro
Colletta : Storia del Reame di Napoli).
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Gaetano
De Simone: Mariantona
Carafa Duchessa di Popoli |
Il 13 giugno Ruffo, con le
sue armate sanfediste, sconfigge l'esercito repubblicano ed entra in cittą.
Per sottrarsi allo scempio e alle violenze dei lazzari cerca rifugio, con la sorella Giulia, in
una delle navi predisposte per i capitolati. Vengono riconosciute e
trascinate seminude per le vie della cittą. Hanno fortuna; si salvano dalla
ferocia della plebe e vengono imprigionate. Il 23 settembre la Giunta
di Stato le condanna entrambe a sette anni di esilio. Il figlio di Giulia,
Gennaro Serra di Cassano, e stato condannato a morte e decapitato decapitato
il 20 agosto insieme alla cara Eleonora Pimentel. Mariantonia non vorrą pił
tornare a Napoli, ricordando gli eccessi e i delitti del popolo e le numerose condanne a morte comminate
dalla Giunta di Stato. Muore suicida a Firenze il 29 gennaio del 1823
gettandosi in un pozzo. |
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