Proclama di Ferdinando IV ai
suoi fedeli, bravi ed amati popoli degli Abruzzi.
Nell'atto,
che io sono qui nella Capitale del Mondo Cristiano a rimettervi la Sacrosanta
Nostra Religione, che coloro, i quali dicono sempre di voler rispettare, hanno
distrutta e rovesciata dai fondamenti; i Francesi, coi quali ho fatto di tutto
per vivere in pace, minacciano di voler penetrare nel Regno per gli Abbruzzi. Io
accorrerò tra breve con un forte e numeroso Esercito a difendervi; ma intanto
armatevi, ed opponete all'inimico, nel caso che avesse l'ardimento di passare i
confini, la più valida, e coraggiosa difesa. Armatevi, e marciate contro di
lui. Sostenete la Nostra Religione; sostenete il vostro Padre, e Re, ch'espone
per voi la propria vita; e ch'è pronto a sagrificarla per la vostra difesa, e
per conservare a voi quanto avete di più caro, la Religione, l'onore delle
vostre mogli, delle vostre figlie, delle vostre sorelle, la vostra vita, e la
vostra roba. Ricordatevi, miei cari Abruzzesi, che siete Sanniti, e che avete
sempre date chiare ripruove del vostro valore, e della vostra fedeltà. Son
sicuro che tutti, quanti siete, vi difenderete bravamente; ma chiunque fuggirà, sappia che non eviterà
il pericolo, anzi lo affronterà indubitatamente, perchè oltre alla perdita
dell'onore, sarà trattato dai Comandanti Militari, e Regj ministri, come ribelle alla Corona, e nemico
di Dio, e dello Stato. Chi ha coraggio non sarà mai vinto: ed
i Francesi non hanno mai vinto che quei, che hanno dimostrato la più vergognosa
timidezza. Pensate che voi avete a difendere il proprio Paese, che la natura
stessa difende colle vostre montagne, dove nessun'Armata si è mai avvanzata
senza trovarvi il sepolcro. Pensate, Abbruzzesi, che voi nelle vostre tre
Provincie siete settecentomila abitanti, e che non dovete farvi soggiogare da
qualche migliaio d'inimici. Voi più che ogni altro avete dovuto vedere lo stato
di miseria, nel quale sono i Romani. L'inimico gli ha tolto tutto, niente gli
resta che la propria disperazione, e la fiducia, che hanno in Dio, e in Me.
Coraggio, bravi Sanniti, coraggio Paesani miei. Armatevi, correte sotto i miei
Stendardi. Unitevi sotto i Capi Militari, che sono nelli luoghi più vicini a
voi. Accorrete con tutte le vostre armi. Invocate Iddio, combattete e siete
certi di vincere.