Emmanuele Mastelloni

 

Mastelloni Emmanule

(Napoli 1750 - Napoli 1835)

Nacque a Napoli il 2 gennaio del 1750 da Michelangelo ed Anna Brancaccio; atto di battesimo in San Liborio alla Carità. Nel 1785 entrò in magistratura con vari in carichi che lo portarono nel 1797 a Lucera. Durante il governo della Repubblica Napoletana fu nominato Ministro della Giustizia  il 16 febbraio [cfr. Monitore n. 5],  Ministro di Giustizia e Polizia il 20 aprile [cfr. Monitore n. 21] e giudice di Cassazione il 25 maggio [cfr. Monitore n. 33]. Quando giunse  a Napoli Ruffo coi suoi Sanfedisti "fu una della prime vittime del furore popolare e della tirannia", la sua casa fu saccheggiata, tutti i suoi beni vennero confiscati e fu condannato all' esilio dalla Giunta di Stato.

 

 

Il 12 ottobre del 1800 fu nominato procuratore generale presso il tribunale di Torino per interessamento del Ministro della giustizia francese Abral al quale si era rivolto il Mastelloni per la concessione di una pensione di 100 franchi. Rivestì varie cariche giudiziarie a Parma, Genova, Alessandria fino al 1811. Nel 1814 ritornò a Napoli come consigliere di Cassazione. Nel 1817  divenne consigliere della Suprema Corte. Morì  a Napoli 1835.

 

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