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Vincenzo Cuoco SAGGIO
STORICO SULLA RIVOLUZIONE
DI NAPOLI |
XXIX
FAIPOULT(40)
Finalmente
venne Faipoult. Egli con un editto, in cui si ripeteva un decreto del
Direttorio esecutivo, dichiarò tutto ciò che la conquista avea dato alla
nazione francese. Si parlava di conquista dopo che si era tante volte promessa
la libertá; e, per conciliar la promessa e l'editto, si chiamava “frutto della
conquista” tutto ciò che apparteneva al fuggito re.
Ma
quali erano i beni del re, che non fossero della nazione? Si chiamava “fondo
del re” la reggia, che suo padre non avea al certo condotto da Spagna; si
chiamavano “beni del re” i fondi dell'ordine di Malta e dell'ordine
costantiniano, i quali erano certamente de' privati(41); i monasteri, che erano de'
monaci e che, ove non vi fossero piú monaci, non perciò diventavano beni del
re; gli allodiali, de' quali il re non era che amministratore; e si spinse la
cosa fino al segno di dichiarar beni del re i banchi, deposito del danaro de'
privati, la fabbrica della porcellana e gli avanzi di Pompei, nascosti ancora
nelle viscere della terra. Il re istesso, ne' momenti della maggior ebbrezza
del suo potere, non avea giammai tenuto un simile linguaggio, e forse in bocca
di un re sarebbe stato meno dannoso alla nazione e meno strano: meno dannoso,
perché, per quanto ei si prendesse, tutto rimaneva alla nazione, tra la quale
egli stesso restava; meno strano, perché egli era realmente il capo di quel
governo, e non vi era nei suoi detti la contraddizione che si osservava
nell'editto di Faipoult.
Tale
editto potea far rivoltar la nazione: Championnet lo previde e lo soppresse;
Faipoult si oppose, e Championnet discacciò Faipoult.
O
Championnet, tu ora piú non esisti; ma la tua memoria riceva gli omaggi dovuti
alla fermezza ed alla giustizia tua. Che importa che il Direttorio abbia voluto
opprimerti? Egli non ti ha però avvilito. Tu diventasti allora l'idolo della
nazione nostra.
Il richiamo di Championnet fu un male per la repubblica napolitana. Io non voglio decidere del suo merito militare: ma egli era amato dal popolo di Napoli; e questo era un merito ben grande.
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(40) Prendo il nome di Faipoult come il nome dell'esecutore, e forsi non volontario, degli ordini del Direttorio francese. Faipoult era un ottimo uomo, che amava e che stimava la nazione nostra: ma egli, come commissario del suo governo, non era altro che esecutore di ordini non suoi. Il governo che oggi ha la Francia gli avrebbe dati al certo ordini diversi.
(41) Quando i francesi aggregarono alla nazione i beni dell'ordine di Malta, dimostrarono che essi non erano dell'ordine, ma della nazione. Se i beni dell'ordine di Malta in Francia eran della nazione francese, i beni dello stesso ordine in Napoli doveano esser dalla nazione napolitana.